In caso di emergenza, ogni secondo conta. Non basta un segnale acustico, serve una comunicazione chiara e affidabile. Qui entrano in gioco i sistemi EVAC – Emergency Voice Alarm Communication – strumenti fondamentali per la sicurezza di tutti i luoghi ad alta affluenza
Immagina di trovarti in un luogo affollato – un centro commerciale, un teatro, una scuola, una stazione della metropolitana. All’improvviso scatta un allarme.
Ma da dove viene il pericolo? E soprattutto: cosa bisogna fare?
In momenti come questi, la sicurezza delle persone può essere legata a un impianto EVAC capace di trasmettere messaggi vocali chiari e comprensibili che guidano le persone verso le vie di fuga. A differenza delle semplici sirene, un impianto EVAC trasmette messaggi vocali comprensibili che guidano le persone fuori dal pericolo in modo ordinato, riducendo panico e confusione.
Questi sistemi non sono un optional: la normativa ne impone la presenza in molti luoghi pubblici e ad alta affluenza, come scuole, ospedali, centri commerciali, uffici con più di 100 persone, metropolitane, impianti sportivi e spazi per spettacoli da oltre 1000 spettatori. Eppure non tutti gli spazi che frequentiamo per lavoro, svago, necessità, sono equipaggiati di sistemi correttamente scelti e integrati.
Come funziona un impianto EVAC
Un sistema EVAC è un’infrastruttura complessa che deve funzionare anche nelle condizioni più difficili, e che integra diversi elementi: un pannello di controllo che monitora costantemente lo stato dell’impianto e dei collegamenti; altoparlanti certificati, posizionati in modo da garantire l’intelligibilità del messaggio anche in condizioni difficili; la segnaletica di emergenza, che accompagna le indicazioni vocali; e alimentatori dedicati, pronti a intervenire in caso di blackout.
Soprattutto, non tutti gli impianti sono uguali: alcune normative disciplinano requisiti rigorosi in termini di affidabilità, ridondanza e intelligibilità acustica:
– La EN54-16 definisce le specifiche delle apparecchiature di controllo e segnalazione;
– La UNI EN54-4 e 54-24 stabiliscono i requisiti delle apparecchiature, dall’alimentazione ai componenti con particolare attenzione alla diffusione per una comprensione efficace e uniforme dei messaggi.
L’intelligibilità può fare la differenza tra un messaggio recepito e uno ignorato, con tutte le conseguenze del caso: lo standard internazionale (IEC 60268-16) definisce infatti il metodo di misura dello STI – Speech Transmission Index – cioè il parametro di riferimento per l’intelligibilità della parola.
Progettazione su misura
Gli impianti EVAC si classificano in tre categorie (A, edifici adibiti ad attività commerciali o industriali; B – edifici residenziali o in luoghi pubblici; C – ambienti particolarmente complessi o ad alto rischio) e, a seconda della complessità e del rischio, richiedono una progettazione su misura, condotta da tecnici specializzati.
La fase di sopralluogo e analisi è forse la più delicata: è lì che si individuano i percorsi sicuri, si valutano i possibili scenari di rischio e si prospettano soluzioni integrate con gli altri sistemi di sicurezza, dall’antincendio agli impianti di evacuazione fumi. Solo così si ottiene un’infrastruttura davvero affidabile, in grado di funzionare quando serve di più.
Investire in un impianto EVAC significa proteggere le persone e garantire la continuità delle attività. Inoltre, grazie a tecnologie sempre più avanzate, questi sistemi possono essere utilizzati anche nella quotidianità – ad esempio per la diffusione musicale o di annunci – trasformandosi in uno strumento utile e versatile.
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